Circondato da Ville Medicee, nell’antica campagna storica fiorentina del Rione di Castello a Firenze, sorge un terreno idilliaco in cui ogni creatura trova il proprio posto e condivide questo spazio con chiunque voglia prendersene cura.






















Il Giardino
Il Salotto Verde del Viottolone è un giardino pubblico e sempre aperto. Ogni persona può frequentarlo come e quando vuole, nel rispetto delle altre persone, della natura, degli animali e del posto.
Questo progetto nasce dal bisogno della comunità di Castello di avere uno spazio verde pubblico ed autogestito. Infatti, ogni cosa presente nel giardino è mantenuta o costruita dagli abitanti del rione e dai membri del gruppo dei custodi.
Ma le radici storiche di questo spazio verde risalgono a più di 500 anni fa. Sono arrivate fino a noi planimetrie del 1500 che attestano la sua presenza e che quindi lo classificano come parte integrante della campagna storica fiorentina.
Inoltre, nel giardino sono ancora presenti resti di un inestimabile acquedotto mediceo, il cui compito era quello di trasportare il troppo pieno delle vasche di Villa Reale verso il grande mare Collodiano. Un’incisione di Giuseppe Zocchi del 1700 mostra gli archi caratteristici di queste costruzioni, facilmente comparabili con quelli che troviamo ancora oggi nel salotto verde.
Prossimi Eventi
Cliccando sugli eventi qua sotto visiterai il Calendario condiviso del Giardino Pubblico “Salotto Verde”.
Se non sai cosa sia e come funzioni, puoi impararlo cliccando qua.
Il mobilio del Salotto Verde
I volontari del giardino si sono dati molto da fare negli ultimi mesi per renderlo ospitale ed accogliente per tutti e tutte.
Sul posto puoi trovare una spaziosa bacheca, sempre aperta a nuovi consigli, messaggi e disegni. Accanto c’è una scatola-biblioteca con libri di ogni tipo, da favole illustrate a saggi impegnati, da romanzi fantasy a gialli da cuore in gola!
Sulla sinistra, invece, c’è un piccolo anfiteatro, perfetto per letture condivise, teatro ravvicinato oppure per stendersi all’ombra di un altissimo bagolaro.
Ultima ma non per importanza, circondata da tante sedie ballerine, svetta una spaziosa panchina. Da lì, potrai godere di una fantastica vista su Villa Petraia e, aguzzando la vista e spostandoti un po’, potrai scorgere anche Villa Corsini e Villa Reale.
Ad accompagnare il tutto troviamo dei rovi di more che circondano e proteggono il giardino, e, nei periodi giusti, offrono dei favolosi spuntini!
Come arrivare
Il giardino è ben riparato dall’inquinamento ambientale e sonoro, e l’unico punto di accesso è un percorso pedonale che collega Via del Pontormo con il Viottolone del Vivaio, chiamato anche Parco Mario Luzi.
Venendo da Firenze, il Salotto Verde è raggiungibile con l’autobus, prendendo il 2 o il 28 e scendendo alla fermata “Sestese Accademia Crusca”.
Venendo da Sesto Fiorentino la fermata dove scendere è “Sestese Bechi”. In alternativa, si può prendere il treno e scendere alla fermata di Firenze Castello, per poi camminare per 10 minuti in direzione dell’Accademia della Crusca.
Se invece si preferisce usare la Tramvia, scendendo al Capolinea di Careggi ci si può avventurare nella campagna storica fiorentina passando di fronte a Villa la Quiete, Villa Petraia, Villa Corsini e Villa Medicea di Castello, per poi giungere al nostro Salotto Verde.
Per la mappa più grande clicca qua, oppure per impostare le indicazioni sul navigatore clicca qua.
Piani per il futuro
La superficie totale del giardino è di ben 5.030 metri quadrati, ma purtroppo solamente meno della metà è tutt’ora accessibile.
Nonostante il terreno sia completamente di proprietà comunale, manca ancora un Piano Operativo ufficiale che lo renda a tutti gli effetti Verde Pubblico.
Il Salotto Verde è uno spazio che è già stato accolto entusiasticamente dal rione, che porta benefici psicologici e fisici agli abitanti, che è in grado di assorbire fino a 1,5 tonnellate di CO2 ogni anno, ridurre drasticamente ogni agente inquinante, far permeare fino a 60 mila litri d’acqua all’ora e che è tutt’ora uno snodo fondamentale per impollinatori, erbe spontanee e animali selvatici.
I volontari e i custodi continueranno a prendersi cura del giardino per tutelarlo e farlo rivivere con tutte quante le persone ne condividano lo spirito.
Se vuoi approfondire, scarica questo documento.